domenica 18 settembre 2011

SE NON CI FOSSE IL VENTO - STORIE DI DETTI


Un bambino arrabbiato con esso perché gli aveva rovesciato certi giocattoli sulla scrivania della sua cameretta, parlandone con il padre, disse che era meglio non ci fosse il vento, così non glieli rovescierebbe più.
Il padre, per tutta risposta, gli raccontò una storia:
“Nell’antica Grecia, gli uomini che credevano negli dei, avevano anche un dio che governava i venti. Questo dio, che si chiamava Eolo, un giorno regalò un otre pieno di tutti i venti ad un uomo di nome Ulisse, affinché li potesse usare in caso di necessità, stando attento però a farne buon uso. Purtroppo per lui, proprio mentre era in vista del porto dell’sola nella quale era re, dopo aver tanto navigato per tornarvi, alcuni compagni di viaggio, curiosi di vedere il contenuto, aprirono l’otre. La fuoriuscita rapida di tutti i venti, generò un vortice d’aria che spinse lontano la loro nave. Quando finalmente i venti smisero di soffiare, si trovarono in mezzo al mare, senza alcuna terra all’orizzonte e senza un alito di vento che gonfiasse le vele.
Essere senza vento in mezzo al mare su una nave con le vele, lontano da ogni porto e a corto di viveri e di acqua, è una condizione in cui nessun marinaio si augura di trovarsi, quasi certamente preferirebbe stare in mezzo ad una tempesta, ma vicino a porti conosciuti.
Allo stesso modo un bambino senza stimoli dal vento della fantasia non avrebbe gioia nel vivere una vita immobile.
E se non ci fosse il vento, che ogni tanto gioca anche lui, resterebbe sempre solo con dei pupazzi immoti a respirare la stessa aria viziata da tutte le puzze di un mondo privo della libertà del movimento.”
Il bambino continuava ad essere arrabbiato per il dispetto subito, ma le puzze preferiva non sentirle.



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