domenica 18 settembre 2011

IL SIGNOR RISPETTO - STORIE DI COSE



Su gentile concessione dell'Autrice

 
Anni fa, se si camminava per strada, sull’autobus o si discorreva in famiglia, era facile incontrare, nelle relazioni interpersonali, la presenza di un signore che moderava le persone che dialogavano tra loro, soprattutto se di età diverse: il signor Rispetto.
Esso dettava le regole che si dovevano rigorosamente seguire nel proprio comportamento.
I bambini impertinenti li individuava subito e i disubbidienti li metteva sull’attenti.
Bastava un suo sguardo un po’ più severo del solito per non far volare una mosca nemmeno a scuola, nelle classi più scalmanate.
Le signorine andavano vestite senza scollature provocanti e i giovinastri non superavano i limiti, né a piedi né con le lambrette con cui correvano verso le spiagge, in primavera e in estate.
I divertimenti erano più semplici e c’erano molti meno incidenti.
Notizie brutte se ne sentivano poco, forse perché la vita era più sudata. Le difficoltà che si incontravano per raggiungere dei traguardi, costringevano le persone ad apprezzare ciò che avevano e si era tutti più concreti, senza troppo andare dietro alle mode.
I sacrifici si era disposti tutti a farli e non ci si tirava indietro davanti i primi ostacoli.
Poi, senza quasi farci caso nell’avanzare degli anni, le persone che sono diventate grandi hanno iniziato a comportarsi in modo più disinvolto, usando linguaggi sempre più disinibiti e, piano piano, il modo di essere si è adagiato sui binari della comodità.
Ciò che oggi circonda le nostre vite, trattiene in sé poco del modo di essere di allora.
Ed è un vero peccato che il signor Rispetto se ne sia andato.


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