domenica 18 settembre 2011

IL PAESE DEI BALOCCHI - STORIE DI LUOGHI


Davanti le vetrine grandi e trasparenti in cui si perdono gli sguardi di un bambino dagli occhi sgranati e persi ad arrampicarsi sui merli di un castello o sulle sartie di una nave di pirati, un mondo di costruzioni reclama la sua attenzione e lo invita ad entrare per iniziare e continuare a giocare.

I reparti sconfinati degli immensi magazzini hanno tante strade grandi e piccole che si rincorrono al punto che a percorrerle ci si stanca. Ci sono tanti cartelli appesi in alto, dove il guardare di un bambino non fa caso alle scritte , né a ciò che vogliono dire.
Alla sua altezza vede tanti giocattoli che non fa in tempo a desiderarne e corre. Corre da una parte all’altra senza sapere con cosa giocare e non sa, perché nessuno glielo ha ancora spiegato, che quei balocchi, tutti colorati e diversi, sono là per essere comprati da genitori che se lo possono permettere.
E ci sono tanti prezzi alti e bassi, che distinguono i giocattoli tra loro e che consentono ai portafogli diversi dei genitori di fare contenti i diversi bambini.
Ma i bambini sono tutti uguali e vorrebbero tanti giochi che nelle loro case non entrerebbero nemmeno.
Avessero almeno il tempo di vivere sereni la loro infanzia quando escono dal paese dei balocchi per tornare alle loro case.

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