domenica 18 settembre 2011

IL CANE SBRINDELLONE - STORIE DI PIANTE E DI ANIMALI


C’era nelle strade del mio quartiere l’abitudine di portare a spasso i cani per i loro bisogni in orari stabiliti dalle disponibilità dei loro padroni.
I cani che avevano bisogno di fare la pupù, dovevano aspettare dentro casa stando attenti a non sporcare, altrimenti sarebbero stati messi in castigo.
In genere i padroni dei cani li portavano a spasso nelle ore serali, in modo che così, se sporcavano sul marciapiede, nessuno sapeva chi era stato e se ci capitava con i piedi sopra, qualche malcapitato poteva solo arrabbiarsi, senza poter dare la colpa a nessuno.

Invece c’era un cane che quando lo incontravo era sempre senza padrone.
Gironzolava di mattina, tutto felice correva lungo i lati delle strade.
Si fermava ogni tanto ad annusare e teneva sempre la testa ciondoloni, inclinata su una spalla, con la lingua di fuori, con un’espressione alquanto buffa ed allegra.
Incontrarlo mi rallegrava l’intera giornata.

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