domenica 18 settembre 2011

CI SONO MODI DI DIRE - STORIE DI PAROLE


Le parole a volte sembrano molto più strane e grandi di quello che in realtà esprimono tra le pieghe dei suoni.
Gli sguardi dei bambini restano appesi a queste parole che il vento fa andare lontano.
L’orizzonte che un bambino non capisce, lo cerca in una linea che non vede, disegnato tra le case uno spicchio di cielo non ha lo spazio per accogliere il suo respiro ampio.
Il bambino chiede, ma il grande che ha davanti ha uno spirito così piccolo che alle domande del bambino non sa dare il giusto nutrimento.
Il bambino ha fame, ma il cibo che riceve non lo sazia.
Poi per fortuna ci si distoglie dagli impegni e davanti un mare sconfinato o un paesaggio mozzafiato, il bambino trova abbastanza spazio per specchiare il proprio sguardo ed ossigenare tutta la propria vorace curiosità.
L’orizzonte ora lo vede, sconfinato al punto da fargli percepire la sua umanità e lo comprende come limite di una percezione relativa che si modifica al mutare dei suoi passi.

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